1906 Buffalo Bills Wild West (Italian) (MS6.6.A.2.6.5)

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49 altri quando le circostanze lo esigono. Dal fondo del cuore non é cattivo. Il fatto che non ha da contare che su se stesso allorché il dovere lo chiama, i pericoli che corre mentr'egli do adempie, tutto l'obbliga ad un'assoluta fiducia in se della quale dà subito prova allorché é costretto a difendersi. Veri tipi di questi abitanti delle pianure vi fanno apprezzare l'abile modo nel quale essi inseguono, cacciano e rincorrono gli animali. Questo é il tratto carat- teristico della loro vita.

LA NOTEVOLE ORCHESTRA DEI „COWBOYS“. I pezzi di musica eseguiti dalla celebre orchestra dei Cowboys non sono i meno attraenti nè i meno popolari tra i numeri del programma del Wild West. Questa orchestra ebbe sempre grandi applausi e congratulazioni dai piú grandi musicisti. Essa è composta da trentasei Cowboys, tutti abili ad eseguire degli – a solo – che sotto la dirizione del valente Mr. William Sweeny, il loro direttore d'orchestra, formano un complesso al quale debbono il loro successo. Dànno un concerto prima d'ogni rappresentazione e divertono oltremodo coloro che assistono al medesimo. Vengono sempre accolti da plausi frenetici. Questa orchestra fu sempre l'oggetto dell'ammirazione di tutti i conoscitori di musica, direttori e membri delle orchestre piú conosciute d'Europa. 1l luogonente Dan. Godfrey, capo della famosa orchestra dei „Grenadiers Guards", ha offerto a Mr. Sweeney, dopo un contratto di sei mesi nei giardini che circondavano il Wild-West a Londra, un pistone d'oro 'massiccio, aggiungendo che i trantasei membri dell'orchestra dei Cowboys erano i piú brillanti sonatori ch'egli avesse mai inteso. Trenta minuti prima d'ogni rappresentazione questa orchestra eseguisce pezzi di musica classici e popolari.

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UN ,,COACH" STORICO DELLA DEADWOOD-LINE.

Tra gli episodi dei piu commoventi della vita del pioniere della'ovest, citiamo quelli che si sono svolti sulle vie aperte recentemente. E la che corre il piu gran pericolo allorche i

ORCHESTRA DEI COWBOYS A CAVALLO.

trova faccia faccia cogli avventurieri che si nascondono nei fossi delle strade e si slanciano improvvisamente su di lui.

Insopporto delle noste parole, non possiamo fare di meglio che di citare la storia della celebre ,,Deadwood Coach" il vecchio tipo autentico dell'antica dilgenza tutta screpolata,

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CASA FONDATA NEL 1815

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rovinata dall'intemperie sulla ,„Starr Route Liné“. Essa fu costruita all'epoca nella quale ogni conducente rischiava la sua vita ogni qual volta la conduceva d'una cittá all'altra.

L'illustrazione della pagina 40 dá un'idea di questa antica carrozza. Buffalo Bill l'ha comprata ed aggiunta alle sue attrazioni della sua ,Grande mostra della vita occidentale" in ricordo del suo passato. É una vettura costruita solidamente, destinata ad essere tirata da sei cavalli. La cassa posa sopra un paio di molle pesanti, tali da poter sostenere queste specie di veicoli. Il Coach é stato costruito per contenere 21 persone: il conduttore e due uomini, vicino a lui, dodici nell'interno e sei altre persone sulla vettura. Lo stato attuale del vecchio Coach colle cortine usate, il colore sbiadito, l'aspetto scomposto, sono le prove materiali dei suoi numerosi viaggi e delle sue numerose avventure. Essa fu costruita nel 1875 ed era al servizio del corriere e dei gitanti, impresa condotta da M. M. Gilmore, Salsbury e Comp: e che é presentemente diretta da Luke Voorhees. E sulla strada ch'essa percorreva tra Cheyenne e Deadwood, via forte Laramie, Rawhide. Buttes, Hat oppure War Bonnet Creek, dove Buffalo Bill uccise il capo indiano "Yellow Hand" il 17 luglio 1876. In considerazione della grande distanza e dei pericoli ai quali erano esposti, i conduttori scelti avevano sangue freddo, erano corraggiosi e destri.

RESISTENZA EROICA DEL GENERALE CUSTER.

Durante la prima stagione, i luoghi pericolosi erano Buffalo Gap, Lame Johnny, Creek, Red Canyon, e Squaw Gap, tutti celebri per gli omicidi e gli atti di brigantaggio che vi erano stati commessi dai banditi. Molti tra essi furono uccisi : „Curley“ Grunes, a Hogan's Ranch; „Peg Legged“ Bradley Bill Price, a Cheyenne Rever „Dunk“; Blackburn che fu arrestato e poi rinchiuso nella prigione di Nebraska in compagnia d'altri briganti pericolosi delle strade dell'ovest. Al primo attacco, il conduttore John Slaugther, figlio del sindaco attuale di Cheyenne, cadde morto sotto il fuoco dei briganti. I cavalli fuggirono, salvando cosí la vita, ai viaggia- tori, che arrivarono sani e salvi alla stazione Greeley. Ció successe a White Wood Canyon. Il cadavere di Slaugther fu trasportato a Deadwood e di lá a Cheyenne per essere seppe- lito. Fu quest' avvenimento che diede al vecchio Coach il battesimo di fuoco. L'estate che seguì ebbe a subire altre prove simili e frequenti attacchi. Ma uno dei piú terribili fu quello, nel quale gl'Indiani, dopo aver uccisi due cavalli, furono respinti vittoriosamente dai viaggiatori. Più tardi diversi commessi viaggiatori furono vittime d'un attacco, nel quale Liebman di Chicago fu ucciso e il suo compagno di viaggio ferito alla spalla. Allorché Buffalo Bill, allora esploratore, ritornó dalla campagna del generale Crook nel 1876, viaggió nel medisimo Coach, portando con se il pericrianio di parecchi indiani che

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aveva sterminati. Allorché piú tardi egli apprese che il Coach era stato attac- cato ed abbandonato nelle pianure, organizzó una spedizione e vi si mise alla testa per ricercare là vettura, che poi portó all'accampamento.

L'ULTIMO TRINCEA DI CUSTER. Un interesse speciale s'impossessa dello spettacolo militare che rappre- senta il Wild West di Buffallo Bill con L'ultime trinceramento di Custere, ovvero la battaglia del piccolo Big Horn, In questa parte dello spetta- colo il colonello Cody riproduce semplicemente, nel suo modo drammatico, avvenimenti commoventi ai quali prese parte attiva. Nella storia dei combattimenti dell'America del Nord tra i civilizzatori e gl'Indiani, che non ebbero fine se non dopo quattrocento anni di lotte, talora favorevoli, talaltra vantaggiose, la battaglia piú sanguinosa fu quella del 25 giugno 1876, sulle rive del piccolo Big Horn nel Wyoming; in quel terribile combattimento il bravo generale Custer vi perdette la vita ed il suo reggimento fu completamente sterminato; neppure un uomo scampó alla strage. Questa battaglia fatale fu altrettanto gloriosa e merita il medesimo posto nella storia di quello dell'attacco dei 600 prodi di Balaclava, l'eroismo dei quali é ancora presente alla memoria di tutti. La sola differenza é che quella avvenne durante una guerra selvaggia in mezzo a nemici che non fanno grazia in cui tutti i prigionieri morirono dopo lunghe torture. Era una guerra senza sosta e senza perdono. L'influenza predominante nel nord-ovest, allora inesplorato e selvaggio, era quella dei terribili Siux che formavano, colle tribú alleate, un'esercito di 25.000 uomini. Per le accidentalità naturali ci quei pacsi nei quali eseguivano le loro rapine, essi potevano fare facilmente fronte alle truppe degli Stati Uniti. Il governo decise di finirla con quelle tribú formidabile ed organizzó una spedizione tre corpi composta di d'armata che partirono da tre differenti punti, allo scopo di circondare le bande di briganti con- dotte dai capi Sitting Bull e Gall per distruggerli definitivamente. I generale Custer e Terry partirono dal nord ed i generali Merrit Crook e Carr da differenti punti del sud. L'ultimo incontró e sbaraglió una banda di Siux, poi tentó d'operare la sua congiunzione con Custer e Merritt coll'intenzione di vincere il corpo principale. II colonello W. F. Cody (Buffalo Bill) dirigeva gli esploratori

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53 nelle loro differenti ope- razioni e fu immediata- mente assegnato alla di- visione del sud. Egli guidó dunque personalmente le forze del suo corpo d'armata che guadagnó una seria di vittorie notevoli !ungo il Rosebud River ed a War Bonnet Creek, dove uccise in un combattimento singolare il bellicoso capo Yellow Hand in presenza dei due eserciti. Nel piano di guerra fu deciso che il generale Custer col 7° reggimento di cavalleria, cominciasse l'attacco lungo il Big Horn River, mentre i generali Terry, Merritt. Crook e Carr avrebbero dovuto dirigersi verso il luogo dove si credeva incontrare il corpo principale d'Indiani. Dopo aver studiato il terreno, si calcoló che i differenti eserciti arriverebbero press' a poco nel medesimo tempo per congiungersi ed attorniare gl'Indiani. Custer ed i suoi uomini marciarono peró piú svelti di quanto si era calcolato e vennero in contatto col nemico il 25 giugno. Il generale Custer commise lo sbaglio d'ignorare che si trovava di fronte al corpo principale dell'esercito indiano. I suoi esploratori scopersero un piccolo villaggio occupato dagl'Indiani ma che presero per un campo isolato di una banda di questi, che cavalcasse a qualche distanza dal grosso dell'esercito, Custer divise i suoi uomini in tre divisioni, pensando d'impedire al nemico la ritirata. Prese il comando della divisione destra, mentre assegnó le altre due al colonello Reno ed al capitano Benteen. Reno fu il primo che prese parte all'azione e si vide talmente in calzato dai nemici, che mandó a domandare soccorso a Benteen.

Quasi nel medesimo tempo, Custer venne alle prese con forze nemiche ben piú importanti di quel che credeva e mandó a Benteen diverse staffette portandogli l'ordine di congiungersi a Custer. Il messaggio arrivó troppo tardi. Trovandosi quasi completamente attorniato, ordinò un contrattacco eroico, traversó le file nemichee raggiunse le alture poste dalla parte, dove sperava di trovare la divisione di Reno. Custer disponeva solamente di 365 uomini dei quali perdette circa la terza parte prima di pervenire in cima alla collina; gl'Indiani erano 6000. Durante due ore Custer ed i suoi uomini aspettavano con fiducia i rinforzi di Reno e di Benteen. Ma essi erano talmente impegnati cogl'indiani che non potettero muovergli in soccorso. Il giorno dopo, mentre il colonello Reno ed il capitano Benteen erano ancora alle prese con le Pelli rosse, il colonello Cody arrivó finalmente dopo aver passato i villaggi nemici a briglie sciolte, ma solo, per incoraggiarli e per annunziare l'arrivo dei rinforzi di Crooke Merritt. Il generale Terry nel suo rapporto di guerra riferisce questo fatto, come l'incidente più commovente della campagna. Avendo finalmente effettuato il loro congiungimento, l'inters esercito mise in fuga i Siux ed inflisse loro tali perdite, che quella battaglia mise fine alle guerre indiane nel nord-ovest. Custer aveva un esploratore indiano nominato Curly, che poté fuggire dal campo di battaglia al principo dell'azione, travestendosi da Siux. Curly racconta che aveva offerto a Custer di fuggire con lui, giacché era evidente che nessuna forza umana avrebbe potuto salvare il suo piccolo esercito, ma che la sua offerta fu respinta con indignazione. Allorché si trovó il cadavere del generale Custer si constató che non gli era stato tolto il cranio nè stato mutilato mentre non venne risparmiato a nessuno degli altri uomini caduti durante la battaglia. Sitting Bull fece quell'eccezione per la profonda ammirazione

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